Gabrielle Harbert, solare creatura…

A distanza di due mesi dalla sua nascita nei mondi spirituali, vogliamo dedicarle uno spazio sul nostro primo bollettino. Ma questo spazio non vuole essere addolorato o nostalgico, anche se nei nostri cuori questi sentimenti vivono ancora. La sua assenza e la sua mancanza sono certo vive e palpabili.

Tuttavia lo è anche la sua presenza. Ed è giunto il tempo di lasciar andare questa creatura, di lasciarla libera, come lei è, di volare negli spazi infiniti che ha scelto di percorrere per portare a compimento le cose che ha da fare. Spazi che a noi non è dato di vedere e che pertanto rimangono avvolti nel mistero e nell’insondabile. A noi, ora, il compito di fare un passo indietro. L’unico gesto che personalmente sento di poter compiere da qui è… un profondo inchino di fronte a ciò che non conosco.

Pur non vedendoli, questi spazi, noi sappiamo lì muoversi Gabrielle, con la sua energia, la sua forza del cuore, la sua capacità di trasmetterle agli altri esseri. La sua natura, la sua essenza più profonda ci ha parlato di un’ individualità capace di amore, ma di amore privo di attaccamento, amore come l’altra faccia della libertà. Gabrielle era così: calda e disponibile all’incontro, ma leggera, capace di spiccare il volo con leggiadria, capace di lasciar andare, di non trascinare situazioni, sgarbi, tristezze. Gabrielle era vicina alla qualità della libertà.

Attingendo da questa qualità permettiamole ora di andare. Piantiamo alberi e rose e cereali per la Terra che abitiamo e che a lei stava tanto a cuore, facciamo euritmia per irraggiare nel Cosmo forze d’amore e lavoriamo perché essa si possa pienamente esprimere nella nostra scuola, abbiamo il coraggio di compiere le nostre scelte in accordo con noi stessi e dedichiamo a Gabrielle pensieri luminosi e solari.

Poi fermiamoci. Non tratteniamo un essere cui il trattenere non apparteneva. Che non avrebbe trattenuto l’altro. Lasciamola volare. Libera Gabrielle.

Le parole di una sua compagna possono meglio di ogni cosa concludere questo spazio:

“A volte ci sono persone che nascono e vanno in cielo e così è stato anche il tuo destino. Ma io ti sento anche in questo momento: io sento la tua anima che in ogni momento sta con me. Gioca con me, mi accompagna a scuola. Mi accompagni ovunque, col tuo bel sorriso. Addio, mia piccola amica Gaby.”

Buon viaggio.

Maestra Alessandra Fabris

gaby_2Il grano antico piantato per Gaby nel terreno della compagna di classeIl campo dove i compagni hanno seminato il grano per Gaby

Dear World…

Dear reader,

 

During this past summer, while on vacation in a coast side town in Italy called Minturno, Gabrielle wrote a letter to the World. When I came across it, I asked her if I could read it out loud to the rest of the family (her dad, her sister, and her brother). We don’t recall all of the details, but the ones that we do are jotted down below. On Saturday, September 3rd, Gabrielle rolled up her letter, put it in a glass bottle, corked the bottle, and threw it into the sea, from the port town of Gaeta, releasing the letter into the World.

Dear World,

My name is Gabrielle Harbert and I am 12 years old.
I was born in California and last year we moved to Udine, Italy for my mother’s work.
I have a brother and a sister. I also have a dog named Juno.
I love horses.

………. <she goes on to say a few other things and then the tone changes>
I am scared about the wars going on in the world.
I am scared about all of the chemicals being used on earth.
I am worried about what we are doing to nature.

Gabrielle


Caro lettore,

La scorsa estate, durante una vacanza al mare in un paese chiamato Minturno, Gabrielle ha scritto una lettera al mondo. Quando ho travoto questa lettera, le ho chiesto se la potevo leggere ad alta voce al resto della famiglia (suo padre, sua sorella, e suo fratello). Noi non ricordiamo tutti i dettagli della lettera, e cosi abbiamo cercato di ricreare il suo messaggio. Sabato, il 3 settembre Gabrielle ha gettato la sua lettere in mare, dentro una bottiglia di vetro, rilasciandola al Mondo.

Caro mondo,

Il mio nome è Gabrielle Harbert e ho 12 anni.
Sono nata in California e l’anno scorso ci siamo trasferiti a Udine, Italia per il lavoro di mia madre.
Ho un fratello e una sorella. Ho anche un cane che si chiama Juno.
Io amo i cavalli.
………. <Lei continua a dire un paio di altre cose e poi il tono cambia>
Ho paura per le guerre in corso nel mondo.
Ho paura di tutti i prodotti chimici che sono utilizzati sulla terra.
Sono preoccupata per come stiamo distruggendo la natura.

Gabrielle


chissa’ se la sua lettera sara’ trovata e letta…

L’albero e le rose piantati a scuola per Gaby

PER GABRIELLE

Occhi grandi
Capelli color del grano
Passo deciso
E un buffo accento americano
Sorriso aperto
Capace di scaldare
Un grande cuore
Forte a rinunciare
Saluti spontanei alle maestre
Ma intrisi di rispetto e gratitudine
Dolci le tue lacrime, così sincere
E le tue parole sempre così vere.
Venivi a scuola inneggiando alla Juventus
Ci battevamo il cinque quando non aveva perso
Tu, io e la maestra Giusi
Ti ricordi, Gabrielle, i tuoi lanci precisi?
Il giavellotto conficcato nella terra
E il tuo sorriso, sei così bella!
I nei sul tuo viso quando ti donano
Le tue mani laboriose, abili, veloci.
E anche quando non capivi le parole in italiano
Dicevi “Oh, okay è tutto chiaro!”
Ti ringrazio Gabrielle del dono che ci hai fatto
Del tempo trascorso a ridere insieme
A cantare, recitare, ad asciugarti le lacrime
Tanti ricordi mi si affacciano adesso
Il canto di Natale e la tua gioia comossa
Tutti i tuoi grazie e i compermesso
Le Olimpiadi assolute e io e te con lo stendardo
Il tuo punto croce e la tua calligrafia
Le trecce alle compagne e le risate a tavola
Eri forte, audace e chi ti fermava?
Ho cercato, davvero, di darti protezione
Ma tu avevi la tua strada e il tuo destino
Altre cose hai da compiere, in altri luoghi
Dove noi adesso non riusciamo a vedere
Ma una cosa la sento e la sentiamo tutti
Che ancora ci sei e ci avvolge la tua luce
Il caldo sole della California
Squisito come il miele che più volte mi portasti.
Oro è il colore che spargevi intorno
La tua pagella era il grano, te la ricordi?
E pensare che ero indecisa col girasole!
Ma il grano è frutto del lavoro dell’uomo
Dell’uomo e del Cosmo, del Sole e del Vento
Tu così libera, tu così grata, tu così nobile e sacra…

per me è un onore averti tenuta per mano.

Maestra Alessandra F

2 risposte

  1. Che poesia meravigliosa e perfettamente azzeccata…è proprio Gaby! What a beautiful poem! It’s so highly appropriate…it’s so Gaby!

  2. Cara Gabrielle…hai deciso di ritornare in cielo, troppo presto per i miei gusti ma evidentemente avevi cose più importanti da fare lassù…sapere che te ne sei andata per tornare alla tua casa celeste non mi consola, ma voglio lasciare da parte il mio egocentrico dolore per lasciarti libera di andare e voglio ricordare il bello e il buono che hai saputo portarci in questo anno che sei stata con noi come un regalo del cielo..
    Ricordo…
    …il primo giorno di scuola di un anno fa quando sei arrivata da noi dall’America e piangevi per l’emozione o chissà per cosa e noi anche per questo ti abbiamo subito amata
    … quando la mattina arrivavi correndo con lo zaino che ballonzolava di qua e di là e, con il tuo bel sorriso e con quel tuo simpatico accento, dicevi “ciao Stefy” e la prendevi in braccio
    … quando insegnavi alla Cate a fare la verticale in giardino o le facevi la treccia
    … quando facevi quei bei regalino alle tue maestre e ai compagni di classe, fatti da te con tanta cura

    Ricordo il raggio di sole che sei stata per noi e ricordandoti sorrido dolcemente perché anche ora che non ci sei più continui a farci stare bene …
    Grazie!

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