Il 29 settembre è stata la giornata della festa di Michele, il momento della ruota dell’anno che segna il passaggio definitivo dalla stagione del bello, del calore che avvolge e del sogno a quello del tepore autunnale.
Per l’uomo è il tempo in cui si raccolgono i frutti idel lavoro di un anno e di Madre Natura che ci fa dono di mele succose  noci, nocciole e zucche.
Qui sulla Terra gli esseri di calore spingono ora la natura al riposo solenne mostrandoci i colori di questa azione nel giallo del topinambur, nell’arancio delle prime foglie secche, nel cupo marrone dei girasoli ormai spenti nei campi.
Tutto si rivolge alla Terra ora: pesantemente alberi, piante, animali e noi stessi siamo come presi da una intima malinconia.
Ma ecco una giornata speciale nel lento inesorabile cammino verso la stagione più fredda: il giorno della festa di Michele che viene a ricordarci di alzare la testa, guardare in noi stessi e trovare le forze per compiere un atto del tutto contrario a quanto intorno a noi sta avvenendo ovvero andare con coraggio incontro alle nostre paure e pensare a qualcosa di nuovo.
Ecco che bimbi, ragazzi si sono cimentati in piccole prove dove bisognava esser desti, accorti, forti e…. un po’ coraggiosi.
Con abilità che non si pensava di possedere,  finché non vengono richiamate alla Prova, abbiamo camminato su stretti pali, provato a stare in equilibrio su tavole di legno, lottato e… risolto rompicapo matematici!
Giocando e divertendoci abbiamo sperimentato nel nostro nel cuore che senza timore e confidando in noi stessi siamo capaci di affrontare molte prove.
Come Michele, l’arcangelo del coraggio, che con la sua lucente spada domò il drago!!
Ogni prova ha una ricompensa alla fine: mele e un pane speciale non sono mancati a rendere ancora più speciale questo giorno che ci ha visti insieme, a supportarci l’un l’altro.
Felice festa di Michele! Felice festa del coraggio!

M. Alessia Bressanin